Un’insolita disputa che è costata alle tasche del Comune di Trani ben 2mila euro.

L’apertura di una nuova impresa di onoranze funebre. Le imprese del posto riunitesi in comitato, infatti, hanno presentato ricorso al Tar nei confronti della neo “Lombardi servizi funebri”, chiedendo, in particolare, l’annullamento dell’autorizzazione all’esercizio. La contro-interessata e il Comune si sono costituiti in giudizio.

Il Tar ha giudicato il ricorso “fondato”.

Risulta infatti che il dirigente Suap abbia proceduto al rilascio dell’autorizzazione senza la previa acquisizione della comunicazione antimafia.

Per questi motivi, il Tribunale Amministrativo Regionale ha annullato l’autorizzazione impugnata e condannato il Comune di Trani alla refusione delle spese di lite in favore delle ricorrenti che ammontano a 2mila euro.