La Regione ha capito che quella legge era un suicidio per molte imprese e costosa per il popolo !
la Regione ha preferito abrogare la legge, varata dopo diverse discussioni e riunioni delle commissioni consiliari .
La legge in questione è la numero 22 del 26 giugno 2018, recante “disposizioni in materia funeraria e di polizia mortuaria”, che secondo i proponenti avrebbe dovuto consentire alla Calabria di colmare un vuoto legislativo che però non esiste visto che la categoria è regolata dal D.P.R. 285/90!
In Calabria, infatti, il comparto si basa sulle linee guida del DPR 285/90, con regole certe e univoche su tutto il territorio Nazionale e regionale.
La legge 22 invece dava il via al far West delle ditte grosse contro i piccoli e il Legislatore regionale attento ha capito che quel tipo di legge non faceva il bene al sociale e tanto meno vi era necessità urgente di vararla così com’era fatta.
Appena varata, dunque, la legge era già claudicante ed è stata subito impugnata dal Governo dinnanzi alla Corte costituzionale.
Così il consiglio regionale ha abrogato elegantemente la predetta legge 22 con l’approvazione da parte dell’Assemblea di una nuova legge, la 426, con un unico articolo che prevede appunto la cancellazione della normativa 22/18.