La protesta inscenata dagli impresari regionali del “caro estinto” al suono della banda del paese che ha proposto marce a lutto per tutto il giorno.

imageUn corteo di 47 carri funebri ha sfilato ieri per le strade di Pianella, sotto un sole rovente, su e giù dal capoluogo alle frazioni, per tutto il pomeriggio, accompagnato dalla banda che scandiva marce a lutto contro la privatizzazione dei cimiteri del capoluogo, Cerratina e Castellana. Con un progetto di finanza, il Comune ha incaricato per 17 anni una società molisana di gestire all inclusive i tre campisanti, non riuscendo più l’ente a garantire un’adeguata manutenzione di loculi e servizi.
Agli impresari di onoranze funebri non piace il piano messo a punto dalla giunta del sindaco Sandro Marinelli e contestano l’esclusiva concessa al nuovo gestore anche per i piccoli lavori, la vendita e l’installazione degli arredi funerari su tombe e lapidi. Il project financing cimiteriale viene contestato a gran voce anche dallo Spi-Cgil, dai consiglieri di opposizione, da forze politiche, come il Pd e il M5s, e da una parte della popolazione, soprattutto per l’aumento dei costi a carico della famiglie sui servizi relativi a sepolture, estumulazioni, rimozioni di lapidi, montaggi di arredi e tutto ciò che concerne la sistemazione dei defunti.
Tra le tariffe più contestate, il sovrapprezzo di 200 euro, Iva esclusa, per il solo sollevamento del feretro, nei casi di tumulazione nei loculi collocati oltre la terza fila, e la “tassa d’ingresso” di 100 euro, sempre Iva esclusa, per il ricevimento della salma al cimitero, quando cioè varca il cancello e viene consegnata ai necrofori.
Tutte le tariffe sono scontate del 4% per i residenti di Pianella. Contro i provvedimenti adottati e i nuovi costi introdotti con il progetto di finanza hanno manifestato gli operatori del settore, aderendo alla mobilitazione indetta dal sindacato di categoria Federcofit, con la città vestina invasa per un giorno dai carri funebri provenienti da tutto l’Abruzzo.
La banda cittadina del maestro Donato Di Martile ha partecipato alla sfilata, con i musicisti che avanzavano insieme ai carrettoni evocando un’atmosfera da campana a morto lungo vie e piazze di Pianella, Cerratina e Castellana con le note delle più famose marce funebri. C’erano anche striscioni con slogan di protesta contro il caro defunti e una corona a lutto, di quelle che una volta si usava portare ai funerali. La manifestazione si è chiusa

nel tardo pomeriggio con l’arrivo del corteo in piazza Garibaldi, davanti a palazzo di Città e con un’assemblea pubblica, in serata, nel circolo ricreativo “Il boccifilo”, per spiegare alla popolazione le criticità e i rischi delle privatizzazioni dei cimiteri.

fonte: http://ilcentro.gelocal.it/pescara/cronaca/2016/07/09/news/sfilata-di-47-carri-funebri-contro-i-cimiteri-ai-privati-1.13792182